Presso l’ospedale di Santo Spirito in Roma l’8 settembre 1857 ebbe inizio, ad opera del Beato Luigi M. Monti e di altri collaboratori, la famiglia religiosa dei Figli dell’Immacolata Concezione, che oggi con stupore e gratitudine ricordano il 167° anniversario di fondazione.

Non è casuale la ricorrenza nel giorno in cui la Chiesa intera – in Occidente come in Oriente – celebra con particolari accenti di festa la nascita della Beata Vergine Maria, a 9 mesi esatti dal suo Immacolato concepimento. La festa della nascita di Maria è – nel calendario liturgico bizantino che comincia il 1° settembre – la prima grande festa dell’anno liturgico, ed esprime, già nella sua collocazione cronologica, l’intento di riconoscere nella Vergine l’inizio della salvezza, tanto che viene celebrata in modo assolutamente inedito. Così infatti la canta un inno bizantino della vigilia: «Gioisci, ricapitolazione dei mortali; gioisci, tempio del Signore; gioisci, monte santo; gioisci, mensa divina; gioisci, candelabro tutto luminoso; gioisci, vanto dei veri credenti, o venerabile; gioisci, Maria, madre del Cristo Dio; gioisci, tutta immacolata; gioisci, trono di fuoco; gioisci, dimora; gioisci, roveto incombusto; gioisci, speranza di tutti».

Al Beato Monti era connaturale elevare in ogni condizione il pensiero carico di fiducia alla Mamma, a Maria, e la data della nascita della Vergine era, come ogni altra ricorrenza mariana, occasione per gioire, per ringraziare della protezione materna e per invocare l’aiuto di Colei che il Fondatore considerava patrona e “padrona” dell’Istituto. I religiosi Figli dell’Immacolata Concezione sparsi oggi in oltre 20 Paesi del mondo, mentre ricordano il bicentenario della nascita del Fondatore (1825-2025), ricordano con particolare gratitudine gli umili, faticosi inizi della Famiglia religiosa e si affidano ancora una volta alla Mamma celeste perchè protegga i Suoi figli e li custodisca nel loro cammino sulle orme di Cristo, sull’esempio del Beato Luigi M. Monti. Ai nostri collaboratori, amici e sostenitori chiediamo la grazia di una preghiera.