La Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, a conclusione dell’Anno Bicentenario della nascita e del battesimo del Beato Fondatore P. Luigi Maria Monti, ha vissuto un’altra giornata che segna una tappa importante nella diffusione del carisma del suo Fondatore con l’inaugurazione della “Casa di Ivan”. Si tratta di un progetto per il “dopo di noi”, ovvero una struttura residenziale in grado di garantire un futuro sicuro e sereno a persone con disabilità prive di validi riferimenti familiari  che è il naturale completamento del Centro diurno di accoglienza per persone con disabilità “Il Gabbiano”, attivo da oltre 40 anni e punto di riferimento fondamentale nella provincia di Oristano. La comunità residenziale rappresenta un importante passo avanti nella missione di servizio e accoglienza della Congregazione, che ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di innovare e di adattarsi alle esigenze della comunità locale.

La Provincia Italiana della Congregazione, con impegno costante e dedizione, avvalendosi di un team di professionisti, ha creato un ambiente accogliente, improntato sul modello della famiglia, con lo scopo di offrire dignità e autonomia a chi vive con una disabilità. “La casa di Ivan” è stata progettata per garantire servizi di alta qualità, tra cui assistenza, supporto educativo e attività socio-ricreative e sportive, al fine di promuovere la partecipazione sociale e l’inclusione degli ospiti.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il viceprefetto, Giuseppe Rania, e altre autorità locali, che hanno espresso il loro sostegno e la loro gratitudine per l’impegno profuso nella realizzazione di questa iniziativa, a conferma dell’importanza di questo progetto per la comunità locale.

L’arcivescovo di Oristano, S.E.R. Mons. Roberto Carboni, ha benedetto la nuova struttura e, insieme al Superiore della Provincia Italiana della Congregazione, fratel Aldo Genova, ha tagliato il nastro simbolico insieme a due ospiti della struttura, sancendo ufficialmente l’apertura della Casa di Ivan. La presenza del Superiore Provinciale ha sottolineato l’impegno con il quale la Congregazione promuova il servizio e l’assistenza a favore di persone con disabilità, di minori in situazione di difficoltà, di malati e bisognosi di cura con la volontà di offrire servizi di alta qualità per offrire dignità e autonomia. Durante la cerimonia, il superiore della Comunità di Oristano, Fr. Antonio Angioni, insieme ai due Confratelli fratel Giancarlo e padre Patrick, hanno dato il benvenuto ai ragazzi, alle loro famiglie e alle personalità intervenute, illustrando inoltre il motivo del nome di questa nuova struttura. La “Casa di Ivan”, ha spiegato Fr. Antonio, è così intitolata in memoria di fratel Ivan Bonifacio Pavletić, religioso della Congregazione fondata dal Beato Luigi Monti, di origine croata, morto a soli 33 anni, dopo alcuni anni di vita religiosa in Italia. Nella sua breve esistenza Ivan Bonifacio seppe incarnare valori come la compassione, la dedizione e la cura per gli altri, gli stessi valori che la Congregazione, attraverso la Comunità religiosa dei Figli dell’Immacolata Concezione di Oristano, intende continuare a promuovere attraverso la “Casa di Ivan”. Questa intitolazione, inoltre, ricorda a tutti l’importanza di dare un nome e un volto a ogni persona che verrà accolta in questa Casa, attraverso l’impegno a trattare ogni ospite con amore e rispetto.

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