Le Comunità dei Figli dell’Immacolata Concezione sparse nel mondo il giorno 16 marzo fanno memoria della morte, avvenuta a Roma nel 1950, di Fratel Emanuele Stablum religioso medico della Famiglia religiosa fondata dal Beato Luigi M. Monti. La memoria di questo religioso morto a soli 55 anni di età si fa sempre più intensa e orante da quando, il 6 ottobre dell’anno 2000, fu avviata la Causa di canonizzazione, e si attende il momento di poterlo invocare tra i Beati per l’esemplarità della sua vita e della sua azione caritatevole che lo spinse anche a rischiare la vita per salvare – durante la seconda guerra mondiale – numerosi ebrei e perseguitati. Il corpo di Fr. Emanuele riposa, dall’anno 2000, nella cappella dell’IDI di Roma, in quello stesso ospedale che lo vide all’opera, come primario e direttore, per circa un ventennio. Rimane memorabile la norma che lo guidò come medico credente nello svolgimento del suo apostolato: “Cercare sempre, fra le piaghe di un dolore, il tormento di un’anima; udire in ogni istante di fronte al malato il richiamo indiretto di Gesù: ‘vedi, colui che amo è infermo’; allontanarci dal fratello sofferente solo quando le cure premurose, le parole amorevoli di comprensione ce lo hanno reso amico: ecco il programma che ci siamo sforzati di applicare e perfezionare”.
In questo periodo di preoccupazione per la pandemia COVID-19 che ha invaso il mondo invochiamo il Servo di Dio: per la sua intercessione il Signore ci liberi presto dal morbo che colpisce ormai diverse migliaia di persone.
Informazioni e materiale sul Servo di Dio possono essere richiesti alla Postulazione generale (Vicolo del Conte, 2 – 00148 Roma) o, per email, a info@cfic.it
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