La comunità dei Fratelli nell’ospedale romano di Santo Spirito era costretta, dati gli impegnativi orari del lavoro con i malati, a rincorrere la celebrazione quotidiana delle messe in orari improbabili e in chiese non sempre vicine. Non era raro che un Fratello o l’intera comunità restasse più giorni senza Eucaristia.
Ci voleva un prete in loco, uno disposto a far loro da cappellano o addirittura, perché no?, uno di loro che fosse ordinato sacerdote. Ma… un conto è dirlo, un conto è farlo.
Padre Monti, fondatore e superiore, non ne poteva più: “passava giorni di preoccupazsione e di ansia. Impossibile poterla durare in quelle condizioni”… Quella volta erano rimasti privi di assistenza spirituale per quasi due mesi.
Così, domenica 19 agosto 1877, alle 7 di mattina, radunò la comunità in cappella e disse: “voi andate a sentire messa in qualche chiesa che trovate. Io vado alla Madonna di Sant’Agostino a far cagnara”.
Far cagnara! Espressione di origine dialettale, equivalente a lamentarsi, far baruffe, gridare, fare chiasso, pestare i piedi. Insomma, litigare con la buona mamma Maria, perché gli facesse trovare un prete.
“Andai davanti all’immagine della Madonna e le dissi: Mamma mia, voi vedete la nostra necessità di avere un sacerdote per la messa e le confessioni. Io non so più a chi rivolgermi. O provvedete voi o io lascio ogni cosa. Perciò, nell’andare a casa, fatemi trovare qualche sacerdote… Udii chiara una voce nel mio cuore che mi diceva: se non trovi un sacerdote lungo la via o a casa, vai da Padre Angelini, della Compagnia di Gesù, ed egli provvederà a tutto”. Questo il racconto del Beato Monti. Egli fece come aveva sentito dentro di sé. Fu così che P. Antonio Angelini diventò il cappellano della comunità per molti anni successivi.
A necessità, andare a Maria e fare cagnara, discutere e anche litigare con lei come fa un figlio con la mamma, fino a che non abbia ascoltato.
È di una umanità tenera e straordinaria questo rapporto filiale del beato Luigi con la Madre Immacolata.
Anche noi! Anche tu!
Se hai qualche problema o qualche dolore da presentarle, vai lì da Maria e fa’ un po’ di cagnara! Lei, di sicuro, ti ascolta.
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Le due nuove VETRATE nella cripta dell’Immacolata, a destra dell’altare della nostra chiesa, che portano scritte le parole di Padre Monti: “io ho fiducia in te” e “Madre mia, sono qui a far cagnara”, sono opera dell’artista Manuela RAFFINETTI. La stessa aveva già realizzato le vetrate nella cappellina del Beato Monti e quella della cripta del battistero. La realizzazione dell’opera è stata possibile per la generosità di tre donatori, che hanno voluto adempiere un voto alla Madonna.