Lo scorso 26 giugno le porte della Casa di Cantù, ultima aperta dal Beato Luigi Monti (1898), si sono riaperte dopo due anni di covid per fare festa insieme, come famiglia.

L’accertato aumento dei contagi in Italia ed alcuni dubbi non hanno fermato la Casa canturina dallo svolgere, anche se in modo ridotto e con alcune precauzioni, un momento che segnasse una ripresa, una rinascita.

La giornata è iniziata con la Celebrazione eucaristica presieduta dal Superiore provinciale P. Giuseppe Pusceddu e preceduta dal benvenuto ai presenti del Superiore della Comunità, Fratel Aldo Genova. Si è poi proseguito con una passeggiata nei viali del parco della Casa, accompagnati da Fr. Ruggero, dove qua e là erano state poste delle foto d’epoca per raccontare un secolo abbondante di vita e carità offerta per tante generazioni che si sono susseguite.

Dopo l’aperitivo, il parco ha poi accolto tutti gli invitati all’ombra degli alberi secolari dove è stato offerto un pranzo composto dai piatti preparati dagli educatori e ragazzi e anche dagli invitati che hanno portato le proprie specialità da condividere.

Una gara di dolci tra le Comunità dei ragazzi ha segnato la conclusione della festa, dando l’appuntamento al prossimo anno, il 125°, che ci si augura libero definitivamente da possibili contagi. Abbiamo fatto una cosa bella!

(Fr. Aldo)