Le Comunità della Provincia italiana hanno celebrato, con fede e devozione, la festa patronale in occasione della Solennità dell’immacolata Concezione. Pur nelle difficili condizioni imposte dalla pandemia da coronavirus ancora in corso, non sono mancate le opportunità e le occasioni per rivolgere alla Madre Immacolata il tributo dell’affezione e della preghiera, sulle orme di quanto ispirato da quel cantore dell’Immacolata che fu il nostro fondatore, il Beato Luigi M. Monti. Non è possibile dar conto, qui, delle varie iniziative, ma ricordare sommariamente che la festa è stata particolarmente sentita proprio a causa delle contingenti difficoltà. Anche questo ci sta: a chi ricorrere, se non a Lei, nei momenti di pericolo e di angoscia? Tutti i religiosi hanno rinnovato, in questo giorno, i voti di poverà, castità e obbedienza, rinnovando nel loro animo la volontà di farsi testimoni dell’amore e della tenerezza di Dio verso i più piccoli.
Il Superiore provinciale ha presieduto l’Eucarestia nella Chiesa dell’IDI di Roma, alla presenza del personale ospedaliero, degli amministratori, dei religiosi e di tante persone che – nel rispetto delle norme e del distanziamento sociale – hanno riempito la Chiesa e gli altri spazi appositamente allestiti. E’ stata una celebrazione sobria, familiare e raccolta allo stesso tempo. E’ stato spontaneo affidare alla Madre il cammino ancora duro verso una gestione serena delle diverse attività della Fondazione, ma con la speranza che ai giorni di tristezza e di pena seguano giorni luminosi e di pace.
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