Sono 33 i Fratelli chiamati a far parte del 34° Capitolo generale della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione. Difatti, come recitano le Costituzioni, “sono membri di diritto del Capitolo generale, il Superiore generale in carica e i suoi Assistenti, i Superiori provinciali in carica e i Superiori delle Delegazioni generali in carica. Sono membri di elezione i delegati delle singole Province, Delegazioni e collegi elettorali, eletti secondo le disposizioni stabilite nelle NORME. Essi dovranno essere complessivamente in numero non inferiore a quello dei membri di diritto” (art. 196).
Si tratta, come detto, dei 5 Fratelli del Consiglio generale, dei 4 Superiori provinciali (Provincia Italiana, Provincia Latinoamericana, Provincia Indiana e Provincia Africana) e dei 2 Superiori di Delegazione (Nordamericana e Asia orientale). Ad essi si aggiungono gli altri 22 Fratelli, scelti dai membri delle summenzionate giurisdizioni, in rappresentanza di tutti i Religiosi.
I Fratelli capitolari rappresentano le 24 nazioni in cui la Congregazione è presente, oltre all’Italia: Albania, Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Camerun, Canada, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Croazia, Filippine, Francia, Germania, Guinea Equatoriale, India, Messico, Nigeria, Perù, Polonia, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Stati Uniti d’America, Tanzania, Vietnam. Un bel mosaico, come si vede, che costituisce anche una bella sfida – come indica la stessa tematica scelta per il Capitolo – a vivere in fraternità lo stile voluto dal nostro Fondatore P. Luigi Monti, camminando per la via stretta della Formazione: la meta è la santità, additataci nel Battesimo, su cui anche la Vita Consacrata trova le sue radici.
Si tratta di un compito impegnativo perché, ricordano ancora le Costituzioni, “I partecipanti al Capitolo hanno la responsabilità dell’avvenire della Congregazione; essi perciò si prepareranno coscienziosamente all’esercizio del loro mandato, sensibilizzandosi ai problemi della Congregazione, della Provincia e particolarmente a quelli posti nell’ordine dei lavori del Capitolo, assumendo l’informazione e la documentazione necessaria. Inoltre siano persuasi che il migliore servizio che essi possono rendere alla Congregazione è di scegliere per le cariche di governo Fratelli dotati di spirito religioso, competenza specifica, amore alla Congregazione. Ciascun eletto infine accetti l’incarico in spirito di fede e di servizio al bene comune” (art. 193).
L’età dei Fratelli capitolari va dai 37 anni del più giovane ai 76 del più anziano, con una media – tra tutti i partecipanti – di 51,9 anni. Tra di essi ci sono religiosi educatori, formatori, insegnanti, amministratori, sacerdoti…. Ma lo spirito che anima tutti è il desiderio di servire la Congregazione e la missione di carità che il nostro Beato P. Monti ci ha raccomandato. E difatti, “il diritto di partecipare al Capitolo – chiarisce ancora la nostra Regola di vita – non è un privilegio personale, ma costituisce una designazione per un servizio da prestare alla Congregazione e comporta l’obbligo d’intervenire” (art. 202).
Dicono molto bene queste ed altre cose le parole di un’antica preghiera – l’Adsumus Sancte Spiritus: Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo – che è stata storicamente usata nei Concili, nei Sinodi e in altre riunioni della Chiesa per centinaia di anni, essendo attribuita a Sant’Isidoro di Siviglia (560 circa – 4 aprile 636). Ogni sessione del Concilio Vaticano II iniziava proprio con questa preghiera, e ancora oggi segna l’inizio di tanti incontri ecclesiali. Mentre siamo chiamati ad abbracciare questo appuntamento capitolare, momento di incontro e di comunione, questa preghiera invita lo Spirito Santo ad operare in noi affinché possiamo essere una comunità e un popolo di grazia nel Signore.
Ecco il testo in italiano:
Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo:
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;
vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori:
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
mostraci tu il cammino da seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
hai un nome santo e glorioso.Non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza,
non ci renda parziali l’umana simpatia,
non ci influenzino cariche o persone.
Tienici stretti a te col dono della tua grazia,
perché siamo una sola cosa in te
e in nulla ci discostiamo dalla verità.
Fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme
così da far tutto in armonia con te,
nell’attesa che, per il fedele compimento del dovere,
ci siano dati in futuro i premi eterni. Amen.
A quanti vorranno accompagnare il nostro cammino con la preghiera, la vicinanza cordiale e l’affetto fraterno, il nostro grazie e la nostra preghiera.