È il 9 novembre 2003, una domenica di metà autunno segnata da un clima ancora gradevole per le migliaia di fedeli radunati in piazza San Pietro. Papa Giovanni Paolo II celebra la messa e durante l’omelia, ad un certo punto, dice: «Quanto attuale è il messaggio di questo nuovo Beato! Per i suoi figli spirituali e per tutti i credenti egli è […] un modello di solidarietà verso i bisognosi e di tenero affidamento alla Vergine Immacolata». È di Padre Luigi Monti che il santo Papa stava parlando, nel giorno in cui lo proclamò “beato”, riconoscendo così, davanti a tutta la Chiesa, la santità di una vita tutta spesa a servizio dei piccoli e dei malati per la gloria di Dio nel nome dell’Immacolata Madre.

Domenica 12 novembre 2023, presso il Santuario del Beato Luigi Monti in Saronno, S.E. Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, ha presieduto la santa messa per celebrare il ventesimo anniversario della beatificazione. Un’occasione davvero lieta per ricordare il traguardo a cui si è giunti dopo 62 anni dall’apertura della causa di beatificazione avvenuta nel 1941. Un folto numero di fedeli si è raccolto intorno ai religiosi della Comunità di Saronno e ad alcuni Confratelli venuti da altre comunità. La messa è stata concelebrata dal prevosto di Saronno, don Claudio Galimberti, segno dei buoni rapporti e della collaborazione con la Chiesa locale. La partecipazione del Sindaco della città di Saronno, il Sig. Augusto Airoldi, è stata il segno dei medesimi buoni rapporti con la comunità civile.

Il Superiore Provinciale, fratel Aldo Genova, giunto per l’occasione da Roma, ha accolto l’Arcivescovo con un breve saluto ricordando che Padre Monti è originario della diocesi ambrosiana e che la Casa di Saronno è il luogo nel quale Padre Monti diceva di “aver posto il cuore”. Da questa Casa – ha ricordato fratel Aldo – il messaggio di carità di Padre Monti si irradia in oltre 22 Paesi del mondo e nella sola Diocesi di Milano vede la presenza di cinque Comunità. Da qualche tempo, inoltre, il Santuario di Padre Monti è diventato Tempio per l’adorazione del Ss.mo Sacramento, custodito dalla Comunità religiosa e dai molti fedeli che si alternano nell’adorazione perpetua ogni giorno.

Mons. Delpini, nella sua omelia, nel far riferimento alla vita e al messaggio di Padre Monti, ha affermato: «Si cercano uomini e donne di Dio per tempi difficili, uomini e donne che sappiano compiere le opere di Dio, […] di prendersi cura dei malati, dei poveri, di chi è solo, di chi muore, come il B. Luigi Monti avvertì una speciale vocazione al servizio di tanti bisogni che vedeva intorno a sé». Padre Monti, uomo donatoci da Dio per i tempi difficili…

Al termine della Messa, celebrata in un autentico clima di famiglia, S.E. Mons. Delpini ha voluto recarsi nella Cripta del Santuario per rendere omaggio e pregare ai piedi della tomba di Padre Monti e ringraziare Dio per il dono del Beato, auspicando che il suo esempio di servizio agli ultimi sia stimolo e incoraggiamento per tutti i fedeli a intraprendere il cammino verso la santità.

Prima di prendere la via del ritorno, l’arcivescovo ha fatto visita al Museo di Padre Monti, ospitato in un’ala della Casa di Saronno, dove ha potuto vedere molte reliquie e oggetti legati a Padre Monti, come il suo abito religioso e il tavolo da falegname attorno al quale radunava i giovani della “Compagnia dei Frati”.

Terminata la visita al Museo, Mons. Delpini si è fermato brevemente a salutare alcuni ragazzi accolti nelle Comunità per minori “Emanuele Stablum” e “Casa di Teresa” promosse dai Figli dell’Immacolata Concezione presso la Casa di Cantù.